La videosorveglianza

Telecamere di sicurezza

La videosorveglianza è l’attività di vigilare un luogo a distanza, mediante l’uso di videocamere e altri strumenti elettronici, in modo da trasmettere a distanza le immagini del luogo sorvegliato ed eventualmente registrare video su supporti durevoli. L’evoluzione tecnologica nel tempo ha fatto abbassare molto i costi e migliorato parecchio la qualità delle immagini trasmesse, inoltre ha reso possibile accoppiare i sistemi di videosorveglianza alla tecnologia mobile di smartphone e tablet, rendendo i sistemi controllabili via internet e quindi molto più flessibili. I sistemi di videosorveglianza possono anche essere associati ad impianti di allarme antifurto e addirittura gestire dei dispositivi esterni non appena il sistema rilevi un movimento.

Videocamere

Le videocamere sono l’elemento principale in un sistema di videosorveglianza, quello che si occupa di catturare le immagini. Ne esistono di tipi diversi:

Filari: videocamere collegate per mezzo di un cavo elettrico. I cavi più diffusi sono RG59 (coassiale) e UTP CAT 5/6 (cavo di rete). Ma possono essere usati anche cavi in fibra ottica. Il collegamento filare è sicuramente il collegamento più stabile ed efficiente;

cavo-rg59

cavo-utp

Wireless: permettono un’installazione senza fili;

IP: sono identificate da un ip di rete e permettono di essere utilizzate tramite rete LAN e tramite rete Internet;

Speed Dome: particolari telecamere che possono essere controllate da remoto e ruotare di 360°. Perfette per sorvegliare spazi ampi come parchi, autostrade, parcheggi e luoghi pubblici.

PTZ (Pan, Tilt, Zoom): ha caratteristiche simili alle “speed dome”, in quanto possono ruotare orizzontalmente, verticalmente e zoomare (ingrandire), ma non possono ruotare integralmente di 360°;

Infrarossi: permettono la visione delle immagini anche al buio. L’illuminazione nel buio avviene per mezzo di particolari led agli infrarossi che emettono luce invisibile all’occhio umano. Non appena calerà il sole il sensore crepuscolare della videocamera attiverà i led infrarossi, accendendoli solo quando necessario;

Termiche: consentono una visuale notturna a gradienti di colori (in base alla temperatura emessa dal corpo ripreso);

Varifocali: videocamere che offrono una gamma di lunghezze focali e, di conseguenza, diversi campi visivi. Il campo visivo può essere regolato manualmente. Ogni volta che il campo visivo viene modificato, l’utente deve mettere nuovamente a fuoco in modo manuale l’obiettivo.

Focale e angolo di visione:

Se si vuole riprendere un angolo molto ampio (obiettivo grandangolare), bisognerà scegliere un obiettivo con focale piccola (es. 2.5 mm). Lo svantaggio è che una focale piccola farà sembrare gli oggetti più distanti, quindi vedremo meno dettagli ad una certa distanza.
Al contrario, se vogliamo ingrandire la scena (teleobiettivo) e avere maggiori dettagli, quindi fare uno zoom, dovremo scegliere un obiettivo con focale grande (es. 12 mm). Lo svantaggio è che avremo un angolo di visione più ristretto. Per fare un paragone con la visione umana, la visione focale di un occhio è di circa 8 mm.

Focale e angolo di visione

Risoluzione: Un aspetto fondamentale da tenere presente quando si acquista una videocamera è la risoluzione in pixel. Più è alta la risoluzione, migliori saranno definizione, chiarezza e qualità dell’ immagine. Una telecamera ad alta risoluzione può registrare i dettagli della faccia di una persona o di una targa in un’area vasta. Più è ampia l’area che si desidera vedere, più sarà alta la risoluzione necessaria pervisualizzarne tutti i dettagli. Bisogna tenere a mente che immagini a risoluzione più alta porteranno a file di dimensioni maggiori, che occuperanno più spazio nel DVR.
Di seguito, un esempio con cui comparare le differenti risoluzioni e livello di dettaglio quando si ingrandisce una targa :

Esempi Risoluzione  telecamere

Le telecamere definite “1080p” hanno un sensore dotato di una risoluzione di circa 2 megapixel.

DVR e NVR

Tra le varie tipologie di registratori per videosorveglianza, è possibile individuare due macro categorie:

Videoregistratori DVR (Digital Video Recorder)

Videoregistratori NVR (Network Video Recorder)

I DVR sono registratori digitali (ormai obsoleti) che possono collegarsi a telecamere analogiche tramite cavo RG59, dove è lui stesso a comprimere i video in formato digitale per poi registrarli su un hard disk interno. Esistono poi i DVR Ibridi o XVR che possono gestire sia telecamere analogiche che telecamere IP, che oltre a essere provvisti di connettori RG59, dispongono di una porta LAN per essere connessi al nostro router e riconoscere telecamere IP. Solitamente sono più lenti e offrono alcune limitazioni rispetto ai più evoluti NVR.

Gli NVR invece, apparati di ultima generazione, possono lavorare con risoluzioni maggiori rispetto a quelle dei DVR/XVR e sono compatibili solo con telecamere IP, connesse direttamente alla nostra rete LAN. I video registrati vengono già codificati a livello delle telecamere. Tutte le connessioni con le telecamere IP sono ovviamente realizzate tramite cavi di rete UTP.
Alcuni NVR dispongono anche di tecnologia POE (Power Over Ethernet) che prevede di far viaggiare oltre al segnale audio/video, anche l’alimentazione della telecamera su un unico cavo UTP.
In pratica dovremo collegare al router sia l’NVR che ogni telecamera, magari passando da uno switch se non abbiamo le porte libere necessarie per connettere tutte le telecamere al router.
In ogni caso abbiamo la possibilità di affiancare a qualsiasi NVR uno switch con funzionalità POE per raggiungere telecamere che non hanno disponibilità di prese elettriche nelle vicinanze.




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