Le telecamere di videosorveglianza – cosa c’è da sapere

Le migliori telecamere di videosorveglianza 2022

Le telecamere sono un componente fondamentale di un impianto di videosorveglianza. Saranno le loro caratteristiche a decidere la risoluzione delle immagini catturate (Full HD, 2K, 4K ecc…), l’angolo di visione, se possono o non possono essere montate all’esterno, se devono ruotare e zoommare l’immagine (PTZ: Pan-Tilt-Zoom), se devono riconoscere automaticamente un viso piuttosto che una persona o un veicolo in movimento o se devono anche tracciarne il movimento.
Se possono riprendere le immagini anche di notte con la visione agli infrarossi, se possono connettersi alla rete WIFI, se possono autoalimentarsi con pannelli fotovoltaici e così via…
Oggi esistono telecamere anche molto economiche che possono funzionare da sole e una volta connesse al nostro router casalingo, anche senza fili, possono facilmente essere controllate da una app installata sul nostro smartphone, rendendo la spesa davvero minima (anche meno di 40,00 €).
Solitamente al loro interno possono alloggiare schede SD per registrare in modo durevole eventuali oggetti in movimento e possono perfino avvisarci con una notifica push sul nostro telefonino.

Ma per avere un impianto professionale, a prova di blackout e di eventuali jammer (dispositivi che disturbano le comunicazioni wireless), è necessario dotarsi di telecamere connesse fisicamente ad un registratore digitale (DVR o NVR) e avere una alimentazione centralizzata protetta contro i blackout utilizzando un gruppo di continuità (UPS).
Naturalmente una volta scelto il numero e le caratteristiche delle telecamere adatte alle nostre esigenze, bisognerà scegliere il giusto registratore digitale per essere sicuri di realizzare un impianto perfettamente compatibile .


Normativa

La Legge italiana ha stabilito delle regole fondamentali in materia, a cui attenersi per non incorrere in sanzioni.

Condominio

Chi installa telecamere di videosorveglianza è tenuto a installare dei cartelli che segnalano la presenza di videocamere; è vietato comunque effettuare riprese in aree non comuni.

Per l’installazione è necessario che votino a favore almeno metà dei millesimi, in ogni caso è possibile dotare di telecamere il proprio appartamento, senza avere la maggioranza, senza nessun cartello, a patto di riprendere l’interno della nostra casa e al massimo la propria porta di ingresso o le finestre.

Quando bisogna installare il cartello di videosorveglianza

Come detto, la presenza di telecamere in alcuni casi deve essere segnalata opportunamente con cartelli posizionati prima del raggio di azione delle telecamere e devono contenere alcune informazioni. Infatti il Garante della Privacy ha stabilito che i cartelli, oltre a segnalare la presenza di un impianto di videosorveglianza privata, devono specificare chi lo ha installato e per quale motivo.
I cartelli devono essere posizionati in un punto facilmente visibile e possono avere qualsiasi dimensione.

GDPR e videosorveglianza

Con l’entrata in vigore del GDPR (General Data Protection Regulation): alcune regole sulla privacy sono state modificate. Un impianto di videosorveglianza privato non ha bisogno dell’autorizzazione da parte del Garante. Poi è stato chiarito che la conservazione delle riprese deve durare solo pochi giorni; se un privato cittadino o una attività abbia la necessità di conservare più del dovuto le registrazioni, dovrà specificare in maniera esaustiva le motivazioni, ma sempre fino ad un termine massimo di sette giorni.

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